A cura di Alice Virginia Grassi, Consulente del Lavoro
Il 2 marzo 2024 è entrato in vigore il Decreto Legge n. 14 del 2023, che introduce un inasprimento delle sanzioni per il lavoro nero. L'obiettivo del governo è quello di contrastare con maggiore efficacia questo fenomeno, che danneggia sia i lavoratori che le aziende in regola.
Quali sono le nuove sanzioni?
Le nuove sanzioni per il lavoro nero sono aumentate del 30% rispetto a quelle precedenti. L'importo della multa varia a seconda della durata del lavoro irregolare:
Da 1.950 a 11.700 euro per ogni lavoratore irregolare, se l'impiego dura fino a 30 giorni effettivi.
Da 3.900 a 23.400 euro per ogni lavoratore irregolare, se l'impiego dura da 31 a 60 giorni effettivi.
Da 7.800 a 46.800 euro per ogni lavoratore irregolare, se l'impiego dura oltre 60 giorni effettivi.
In caso di recidiva, le sanzioni sono aumentate del 50%.
Cosa fare per evitare le sanzioni?
Le aziende possono evitare le sanzioni per il lavoro nero adottando alcune semplici misure:
Assicurarsi che tutti i lavoratori siano regolarmente assunti e in regola con i contributi previdenziali e assistenziali.
Redigere correttamente i contratti di lavoro.
Conservare la documentazione relativa ai lavoratori.
Effettuare i versamenti contributivi entro i termini previsti.
In caso di dubbi o incertezze, è consigliabile rivolgersi a un consulente del lavoro.
Le nuove sanzioni per il lavoro nero sono un importante deterrente per le aziende che pensano di sfruttare i lavoratori. L'obiettivo del governo è quello di creare un mercato del lavoro più equo e sicuro per tutti.